Dei monumenti antichi rimasti indenni, oltre ad alcune ville risalenti al XIX sec. nella zona Immacolata, agli antichi palmenti – unica testimonianza rimasta della passata diffusa economia vitivinicola del territorio – sono da citare le chiese:
La Chiesa Madre, dedicata alla Madonna della Pace, costruita su una collinetta da cui si può ammirare un bel panorama dell’Etna e del Golfo e della Piana di Catania. Dal 1978 e fino al 1998 nel periodo natalizio sul sagrato della chiesa è stato allestito, un suggestivo presepio vivente. L’ iniziativa è stata ripresa nel Natale 2010. La parrocchia, inoltre, con il patrocinio del Comune, organizza annualmente dal 1989 il Premio Nazionale di Poesia dedicato al Natale.
La Chiesa dell’Immacolata, nell’omonimo quartiere, risalente alla metà del XVII° secolo.
La chiesa della Madonna dell’Idria, costruita nella prima metà del XVII secolo e anch’essa di recente restaurata.
La Chiesa Santa Maria delle Grazie, nella Frazione Piano, dedicata alla Madonna delle Grazie, anch’essa di recente ristrutturata. La parrocchia, ogni anno organizza le suggestive rappresentazioni sacre del Presepe vivente e della Via Crucis. Pregevole il portale.
All’interno si trovano due preziose tele, di incerta datazione, restaurate di recente, una rappresenta la Madonna delle Grazie con Santa Lucia e Sant’Agata e l’altra, San Rocco e l’Angelo. La Chiesa di S.Antonio di Padova che presenta pregevoli lavorazioni nel portale e nel rosone in pietra lavica sulla facciata e la piccola Chiesa di S. Vito, (nella foto a sinistra) risalente anch’essa al XVII secolo, restaurata negli anni novanta.
Molto più recente la Chiesa di San Marco nella Frazione Canalicchio, costruita negli anni 80 su un appezzamento di terreno donato nel 1978 dalla famiglia Carnazza.