La Chiesa di S. Antonio di Padova, comunemente chiamata di S. Antonino, si trova a metà della salita della via Etnea a Tremestieri e ha dato il nome all’antico quartiere circostante.
Le sue origini risalgono, con molta probabilità, al secolo XVI anche se le prime citazioni documentali rinvenute si riferiscono alla seconda metà del secolo successivo.
E’ certo, comunque, che la chiesetta fu l’unica che nel terribile terremoto del 1693 subì minori danni. Per tale motivo, per alcuni anni, subito dopo il sisma, funzionò da chiesa Madre, come testimonia chiaramente l’iscrizione circolare sul rosone della facciata, che ancora oggi si può leggere: “Nell’anno 1693 e per molto tempo fu matrice per causa del terremoto”.
La chiesetta, anche per tale motivo e per le ricorrenti devozioni e gli annuali festeggiamenti che si celebrano in onore di S. Antonio di Padova è molto cara ai Tremestieriesi.
Sotto l’aspetto architettonico è costituita da una sola navata alla quale si affianca un piccolo campanile. L’edificio si presenta ben proporzionato ed aggraziato, le cui forme si armonizzano con il prospetto sul quale spicca uno splendido portale barocco, in pietra lavica, riccamente decorato.
Il portale, a trabeazione retta, nel fregio riporta decorazioni floreali e nelle parti aggettanti facce di putti alati.
La chiesa, restaurata negli anni settanta del secolo scorso, mostra segni di deterioramento sia strutturali che nell’assetto decorativo interno ed esterno, per cui necessita di interventi urgenti per evitare un irreversibile deterioramento e la perdita di un piccolo, ma prezioso bene culturale.